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Terra! Suggestioni di terra, legno e colori

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Un portone come tanti di una bella palazzina in centro a Milano. Una sera di intensa pioggia quasi marzolina; clima più umido che freddo. Scalda il cuore trovare rifugio in un piccolo, caldo ed elegante laboratorio della ceramica, ulteriormente impreziosito dalla mostra che ospita. Le ispirazioni di Roberto, ordinate nella “mise en place”, trovano la loro sede naturale sopra ordinatissimi scaffali di piatti, ciotole, vasi, teiere: tutti pezzi unici realizzati personalmente dalla “padrona di casa” Giulia Valentino. Dall’architettura alla passione per le ceramiche, la scintilla è scattata nella città di Mashiko (Giappone). Le creazioni di Giulia sono frutto della simbiosi fra tecnica ed estetica, direttamente mutuate dal gusto giapponese per le cose belle e semplici. Quelle che rendono migliore la nostra vita di tutti i giorni. Come le cornici in legno laccato bianco con inserti in tek naturale, realizzate personalmente da Roberto, che con gentilezza sottraggono le opere alla durezza d

Cornice in prosa

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D’autunno, luce d’argento  e piombo filtra ritmata dalle finestre disadorne nella penombra di una vecchia baita. Sull’impiantito in legno, foglie secche si rincorrono. È il ricordo di un sogno per me significativo. L’inizio di un viaggio. La dichiarazione per immagini di un timore: quello di un luogo intimo in difficoltà nel connettersi con il mondo senza né rinserrarsi né declinare nell’indistinto. Riporto questa evocazione giusto per introdurre con un’analogia l’argomento che qui vorrei tratteggiare, ovvero una breve storia e il suo senso di un elemento letteralmente ai margini della pittura d’occidente, “il più mobile dei mobili” come è stato definito: la cornice . Così come il basamento per la scultura, la cornice ha una sua nascita e un suo percorso nella storia dell’arte, che giunge fino allo sviluppo più recente in cui si assiste perlopiù ad una rimozione di questo elemento, alla sua assenza. Prime tracce della necessità di incorniciare, sono date dai pittori del mondo latino, p

Vi presentiamo "Alfieri Enterprise"

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  Alfieri Enterprise . Così si presenta questo duo delle (non piccole) meraviglie. Parliamo di due artisti milanesi : Nino (padre) ed Emanuele (figlio). Entrambi hanno una solida formazione artistica e un’intera vita di pratica, fin da bambini; in particolare, Emanuele è laureato a pieni voti a Brera con una tesi sulle nuove tecnologie luce e video per lo spettacolo. Sia Nino sia Emanuele hanno all’attivo numerose esposizioni, personali e collettive, in Italia e all’estero (sito archeologico di Pirgo-Sicilia, Venezia, Spoleto, San Francisco, Basilea, Coblenz, Francoforte); inoltre hanno collaborato con enti prestigiosi quali il P.A.C. e il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, la Biennale di Mantova, l’Istitut du Monde Arabe di Parigi, il Museu de Lisboa. Per gli Alfieri le parole d’ordine sono: Sperimentare , Trasformare , Meravigliare . Si potrebbero definire pittori di mari primordiali ai primi passi dell’esplosione della vita sul nostro pianeta che con naturalezza s

Il benessere, la luce e l’illuminazione

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  Che cos’è il “ benessere ”? « Nome composto da bèn + èssere; indica uno stato felice di salute, di forze fisiche e morali » - risponderebbe la Treccani. ( https://www.treccani.it/vocabolario/benessere/ ) Ora: quali siano le cose o le azioni che permettono a ciascuno di percepire tale meravigliosa sensazione è difficile dire. Ognuno di noi ha le sue necessità, la sua storia e le sue preferenze che lo portano a cercare il benessere in modi diversi, anche secondo le fasi della propria vita. Tuttavia qualcosa di oggettivo, uguale per tutti gli esseri umani c’è: la luce. Molti studi scientifici hanno dimostrato l’influenza della luce sul nostro ciclo circadiano (sonno e veglia, per intenderci), sul ritmo cardiaco e la respirazione, l’umore, la temperatura del corpo e perfino la risposta immunitaria. Da sempre il corpo umano ha seguito il naturale avvicendarsi di notte, giorno e variazioni di luce diurne (alba, mezzogiorno, tramonto). A questo proposito, dovete sapere che anche l

Vi presentiamo la 2L RESTYLING

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  La 2L RESTYLING è l’evoluzione di Ledevò Milano, specializzata nell’ illuminazione LED di attività e residenze private. Forte dell’esperienza più che ventennale di Lucio in questo settore, e nella tecnologia LED in particolare, offriamo consulenza B2B e B2C altamente professionale. Ciascun progetto – tailor made dalla consulenza alla messa in opera – tiene conto del budget, del gusto, delle tecnologie più innovative e del benessere delle persone che vivono quell’ambiente e vi svolgono le loro attività. Per noi infatti la luce è parte integrante e fondamentale dell’arredo: l’elemento che completa, ricrea e ridefinisce lo spazio e ciò che esso contiene. 2L RESTYLING non si limita a selezionare i migliori materiali e marchi d’ illuminazione , con cui già collabora: siamo infatti in grado di creare soluzioni completamente customizzate sulle specifiche esigenze – anche economiche - di ciascun progetto. Dalla singola lampada personalizzata, ad un intero impianto domotico , la corretta il

Conoscete la differenza tra una lampadina e un LED?

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Senza scendere troppo nei particolari, la lampadina emette luce grazie ad un filamento che quando è percorso da corrente elettrica diventa incandescente. Quando questo metallo diventa molto caldo (circa 2500 °C) parte del calore si trasforma nella luce che conosciamo. Purtroppo questo semplice fenomeno è energeticamente molto dispendioso. Al contrario, un LED è un semiconduttore (un materiale che a seconda di alcune condizioni conduce corrente elettrica oppure no) che trasforma la corrente elettrica in radiazione luminosa. Questo processo è senza dubbio molto più complicato di quello della lampadina, ma possiede molti più vantaggi: prima di tutto l'emissione di luce non è un "effetto collaterale" bensì la sua primaria funzione, inoltre consente una regolazione più sopraffina, dal momento che quasi "ogni" elettrone è convertito in fotone. Alcuni elettroni infatti, (una grandissima minoranza) si trasformano in calore a causa delle non idoneità del materiale renden

Oggetto d’Artigiano di Design o opera d’Arte?

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Molto spesso oggi nel mondo dell’arredo incontriamo oggetti o manufatti che troviamo belli e funzionali che difficilmente riusciamo a definire come opera di un artigiano o di un artista.  Oggi questo incontro lo definiamo spesso di “bel design”. Ma facciamo qualche passo indietro nella storia per capire perché ci riesce difficile classificare questi manufatti con una semplice etichetta.   Un tempo non vi era che l’artigiano, ovvero colui che conosceva e tramandava un’arte di saper fare. Essa era collegata ad un materiale: l’artigiano del ferro, del legno, del cuoio, della ceramica ecc... Tutti questi creavano oggetti e attrezzi per uso lavorativo o quotidiano partendo da una materia prima. Venivano certo creati anche oggetti rappresentativi e rituali (vedi ad esempio l’ arte funeraria egizia , la scultura greca , il mosaico romano ) ma anch’essa era espressione funzionale con un carattere artigianale d’eccellenza.       Difatti sino al Rinascimento arte e artigianato son