Terra! Suggestioni di terra, legno e colori

Un portone come tanti di una bella palazzina in centro a Milano. Una sera di intensa pioggia quasi marzolina; clima più umido che freddo. Scalda il cuore trovare rifugio in un piccolo, caldo ed elegante laboratorio della ceramica, ulteriormente impreziosito dalla mostra che ospita.




Le ispirazioni di Roberto, ordinate nella “mise en place”, trovano la loro sede naturale sopra ordinatissimi scaffali di piatti, ciotole, vasi, teiere: tutti pezzi unici realizzati personalmente dalla “padrona di casa” Giulia Valentino. Dall’architettura alla passione per le ceramiche, la scintilla è scattata nella città di Mashiko (Giappone). Le creazioni di Giulia sono frutto della simbiosi fra tecnica ed estetica, direttamente mutuate dal gusto giapponese per le cose belle e semplici. Quelle che rendono migliore la nostra vita di tutti i giorni.

Come le cornici in legno laccato bianco con inserti in tek naturale, realizzate personalmente da Roberto, che con gentilezza sottraggono le opere alla durezza della parete bianca e conducono lo sguardo dell’osservatore al loro “tesoro esposto”. Sono inoltre la prova di quanta preziosità si possa ancora nascondere in scarti della lavorazione di questo materiale, se appena ci sganciamo dalle logiche del consumo e del puro profitto. Cornici in legno che contengono fogli di carta: proprio come avviene in natura con la forte corteccia che racchiude la parte più tenera e vitale! Supporti di fortuna anch’essi, accolgono le suggestioni che la terra suggerisce all’artista ogni volta che la sua texture cambia, secondo l’elemento naturale o umano che vi interviene. Il gesto, i colori ci trasportano di volta in volta dai solchi di un aratro, ai piccoli crateri formati dalle gocce di pioggia; dal paglierino grano fino alla leggera spumosità dei piumini di pioppo E poi ancora i grovigli dei fili d’erba sferzati dal vento... I diversi strumenti e le diverse tecniche scelte da Roberto sono la chiave d’interpretazione del silenzioso dialogo tra la terra e gli altri elementi dell’ambiente, che le mani di Roberto cercano di cogliere per condividere con lo spettatore un’esperienza che è insieme sensoriale, contemplativa e, in ultimo stadio, immaginifica.

 


Come non sentire la sinergia con le terrecotte esposte, con il bellissimo tavolo da lavoro in legno grezzo. Un’armonia visiva e concettuale che ci ricorda come la cura per questo bel pianeta non basti mai. Cura che sboccia, letteralmente, nei tulipani posizionati qua e là, il cui verde e arancione accendono di vita i blu, gli azzurri, i gialli e i rosa dei quadri.

In questo unicum omogeneo, una piccola variazione ci riporta all’uomo. Un ritaglio di giornale diventa lo spunto per un pitto-collage. Se la tecnica richiama alla memoria le avanguardie del Novecento, le stilizzate silouhettes nere ci ricordano piuttosto un Basquiat, l’Art Brut. Una nera figura femminile occupa l’intero lato sinistro della composizione; in pacata e malinconica osservazione della scena che le si svolge davanti. Allo stesso modo rimaniamo noi davanti a lei, cercando di immaginarne i pensieri e finendo per unirci alla sua nostalgia.









Roberto Urso:

https://www.instagram.com/RobertoUrso_/


Giulia Valentino Ceramics: 

giuliavalentino.com

https://www.instagram.com/giuliavalentinoceramics/

https://www.pinterest.it/giuliavalentinoceramics/



Articolo a cura di Lisa Scalas



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