Il benessere, la luce e l’illuminazione

 Che cos’è il “benessere”?

«Nome composto da bèn + èssere; indica uno stato felice di salute, di forze fisiche e morali» - risponderebbe la Treccani. (https://www.treccani.it/vocabolario/benessere/)

Ora: quali siano le cose o le azioni che permettono a ciascuno di percepire tale meravigliosa sensazione è difficile dire. Ognuno di noi ha le sue necessità, la sua storia e le sue preferenze che lo portano a cercare il benessere in modi diversi, anche secondo le fasi della propria vita.

Tuttavia qualcosa di oggettivo, uguale per tutti gli esseri umani c’è: la luce.

Molti studi scientifici hanno dimostrato l’influenza della luce sul nostro ciclo circadiano (sonno e veglia, per intenderci), sul ritmo cardiaco e la respirazione, l’umore, la temperatura del corpo e perfino la risposta immunitaria. Da sempre il corpo umano ha seguito il naturale avvicendarsi di notte, giorno e variazioni di luce diurne (alba, mezzogiorno, tramonto). A questo proposito, dovete sapere che anche la luce cambia colore e che queste variazioni si possono rilevare: l’unità di misura internazionale è il Kelvin. Ecco cosa risulta se misuriamo il colore della luce nelle tre fasi del giorno sopra richiamate:

alba: 3000K, luce calda angolata

mezzogiorno: 6500K, luce fredda diretta

tramonto: 2400K, luce calda angolata

In generale, più cresce il valore dei Kelvin, più la luce vira verso il blu.




Per necessità individuali o sociali, l’uomo si è dovuto ingegnare per ottenere più luce negli ambienti chiusi o nelle ore di buio. Ha iniziato con falò, lampade a olio e candele; man mano che la tecnologia progrediva è passato dall’illuminazione a gas a quella elettrica, dall’incandescenza alla fluorescenza e infine al LED.

Qualsiasi fosse il secolo e l’impiego, la domanda è sempre stata la stessa: è la luce giusta? Perché, in effetti, ogni momento e ambiente hanno le loro esigenze d’illuminazione.

Innanzi tutto è importante il corretto posizionamento: la nostra lampada dev’essere posizionata perché illumini il soggetto che ci interessa (noi davanti allo specchio, il piano di lavoro, un quadro) senza abbagliare. L’abbagliamento può avvenire in modo diretto - provocando fastidio al nervo ottico, aumento del margine d’errore e perfino cali di concentrazione –, oppure in modo indiretto, ossia abbagliando l’oggetto, una superficie riflettente, un apparecchio. Il grado di abbagliamento si può calcolare attraverso il metodo UGR (Unified Glare Rating) ed è in vigore l’apposita normativa UNI EN 12464-1 che stabilisce i valori massimi per diversi ambienti di lavoro (dalle sale riunioni ai laboratori artigianali, fino ai binari).

Molto importante è anche la qualità dei corpi illuminanti. Forse non tutti sanno che le tradizionali lampade a incandescenza e a fluorescenza, lavorando in corrente alternata, si accendono e spengono ben 50 volte al secondo. Tale effetto detto “flicker”, pur non essendo percepibile a occhio nudo, col tempo provoca dànni al nervo ottico. È capitato anche a voi di provare un certo mal di testa con il neon, magari pure lampeggiante? Ecco perché diventa importante l’illuminazione LED di buona qualità (che è costante e stabile), accessoriata con driver NO FLICKER che riporta la luce alla giusta frequenza per i nostri occhi. In più oggi è possibile scegliere il colore della luce (calda, naturale, fredda o RGB – ossia multicolori), combinare tutte queste variabili in un unico prodotto e perfino regolarne l’intensità attraverso appositi dimmer, sia manualmente, sia programmando l’impianto su orari prescelti. Con la giusta illuminazione LED non solo gli ambienti sono più funzionali e confortevoli, ma possiamo ricavarne benefici quali:

  • -          Conservare e perfino recuperare diottrie
  • -          Ottenere rilassamento mentale e fisico
  • -      Favorire meditazione, concentrazione e memoria per un maggiore successo sia nello studio sia nel lavoro

 

Potete verificarlo anche voi con un semplicissimo esperimento. Provate a leggere un libro con la luce fredda, poi con la luce calda o naturale: vi accorgerete che in questo secondo caso vi siete ricordati molto meglio e molto di più quanto letto.

Così come proviamo una sensazione di benessere in una bella giornata di sole, così lo possiamo provare con una calda luce soffusa a cena con il partner, con dei fari ben orientati durante una partita a tennis con gli amici o una luce con la frequenza e i colori giusti per riequilibrare i nostri Chakra durante la meditazione.

 

Articolo a cura di Lisa Scalas

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