Conoscete la differenza tra una lampadina e un LED?





Senza scendere troppo nei particolari, la lampadina emette luce grazie ad un filamento che quando è percorso da corrente elettrica diventa incandescente. Quando questo metallo diventa molto caldo (circa 2500 °C) parte del calore si trasforma nella luce che conosciamo. Purtroppo questo semplice fenomeno è energeticamente molto dispendioso.
Al contrario, un LED è un semiconduttore (un materiale che a seconda di alcune condizioni conduce corrente elettrica oppure no) che trasforma la corrente elettrica in radiazione luminosa.




Questo processo è senza dubbio molto più complicato di quello della lampadina, ma possiede molti più vantaggi: prima di tutto l'emissione di luce non è un "effetto collaterale" bensì la sua primaria funzione, inoltre consente una regolazione più sopraffina, dal momento che quasi "ogni" elettrone è convertito in fotone.
Alcuni elettroni infatti, (una grandissima minoranza) si trasformano in calore a causa delle non idoneità del materiale rendendo comunque necessario dissipare calore, ma certamente con potenze molto inferiori. A titolo d'esempio una LED da 10 W produce circa la stessa quantità di luce di una lampadina ad incandescenza da 60 W!
La complessità del LED si ripercuote anche sul modo in cui dobbiamo fornirgli energia, infatti se una lampadina può essere collegata direttamente alla rete elettrica questo non è assolutamente possibile per questi dispositivi elettronici, i quali necessitano di adeguati convertitori di potenza chiamati alimentatori (e NON trasformatori - c'è una grande differenza). Sempre in breve, un alimentatore consente di adattare i parametri della rete a quelli necessari al LED oltre a permetterne una regolazione ed un uso ottimale; il tutto si traduce sia in un grande risparmio energetico sia una maggiore durata, a tutto favore dell'ambiente e del confort.




Oggi l'uso dei LED è scontato (la legge infatti non prevede più altri tipi di sorgenti luminose), ma qualche decennio passato, questa tipologia di fonte luminosa non era affatto scontata.
Ricordo un progetto che mi è stato commissionato anni fa, mi era stata richiesta una progettazione l’illuminazione di una mansarda in cui gli spazi erano molto limitati.
La disponibilità di prodotti di questa tipologia ,a quei tempi era molto limitata, e non avevano grandi rendimenti come adesso.
Tuttavia insieme all'artigiano del legno siamo riusciti a progettare e ad "annegare" nel legno alcuni componenti per il controllo (visto che la dissipazione termica era limitata). Altre strisce di fonte LED le abbiamo parzialmente inserite nelle travi, cosi da poter dissipare agevolmente il tanto calore prodotto nella parte non visibile.
Il risultato è stato quello di un ambiente "multi-scenario", ovvero trasformabile secondo le volontà dell'utente, usando diverse tonalità di colore e potenze luminose, componendo anche una costellazione luminosa di stelle grazie all'ausilio della fibra ottica praticamente appena inventata.



Personalmente ho sempre avuto la passione della meccatronica che mi ha portato a fare delle esperienze professionali incredibili.
Pensare che il mio primo circuito (una batteria ed un motorino elettrico) l'ho costruito all'età di 5 anni.
Da allora è stata una continua evoluzione prima con l'elettronica analogica poi con quella digitale, la quale mi ha portato nel modo della programmazione.
La mia passione per entrambi i mondi (hardware e software) mi ha portato alla scelta di un percorso professionale orientato ai microcomputers (sistemi embedded).
Le applicazioni basate su questa tecnologia sono limitate dalla sola fantasia.
Personalmente sono sempre stato affascinato dalla domotica degli impianti residenziali e dall'illuminotecnica, quest'ultima una disciplina che consente attraverso un sapiente controllo delle sorgenti d'illuminazione la trasformazione degli ambienti.
Illuminare significa anche focalizzare l'attenzione su alcuni dettagli, i quali se investiti da diverse colorazioni possono anche trasmettere emozioni.
Negli anni ho illuminato molte superfici, ma la mia combinazione preferita rimane certamente quella basata sul legno che consente la creazione di ambienti avvolgenti senza pari.


Articolo a cura di Alessandro Assandri.


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